Detrazione 65%, ecco i punti importanti da non trascurare

C’è ancora tempo fino al 31 dicembre 2013 per eseguire interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti sfruttando la Detrazione 65% sull’IRPEF. La proroga, inserita nel decreto legge 4 giugno 2013, n. 63 prevede che la spesa massima agevolabile è di 100.000 euro.

 

Esistono alcuni elementi che non devono essere trascurati da chi esegue questi lavori o da chi, progettista o tecnico consulente, segue i lavori per conto di un committente. Non rispettare tutti gli obblighi di legge comporta la decadenza del diritto a sfruttare la Detrazione 65% e quindi, in definitiva, il mancato accesso all’Ecobonus.

 

Check List per la Detrazione 65%
In estrema sintesi, in una sorta di check list, ecco i 7 punti fondamentali da non ignorare.

 

1. Verificare se è necessaria la Notifica preliminare all’ASL

Se i lavori comportano l’obbligo di notifica preliminare (in tutti i casi operino nello stesso cantiere più di un’impresa o una sola impresa per più di 200 uomini/giorno), chi chiede la Detrazione 65% deve conservare la ricevuta di presentazione all’ASL della comunicazione.

 

2. Pagamento con bonifici bancari

Tutti le spese per le quali si chiede la Detrazione 65% devono essere state pagate utilizzando il c.d. bonifico bancario parlante. È a cura del richiedente la conservazione dei bonifici effettuati.

 

3. In regola con i pagamenti dell’IMU

Quando dovuta, vanno conservate anche le ricevute di pagamento dell’IMU per l’immobile sul quale sono stai effettuati i lavori di riqualificazione energetica

 

4. Conservare le fatture

Tutte le fatture relative ai lavori eseguiti per l’efficientamento energetico vanno conservate. Tutte le pezze d’appoggio devono essere intestate a chi richiede la detrazione dell’Ecobonus. Può essere comodo allegare a ciascuna ricevuta di bonifico la rispettiva fattura.

 

5. Documentazione edilizia in regola

I lavori eseguiti sull’immobile devono essere in regola con le procedure edilizie (DIA, SCIA, CIL) e i lavori riportati in fattura devono essere coerenti con quelli dichiarati nei titoli abilitativi richiesti.

 

6. Invio della comunicazione fine lavori all’ENEA

Entro 90 giorni dalla fine dei lavori, occorre inviare all’ENEA per via telematica una dichiarazione che attesta l’intervento, diversa a seconda del tipo di intervento effettuato. La email di ricezione della dichiarazione va stampata e conservata per eventuali controlli.

 

7. Invio della comunicazione all’Agenzia delle Entrate

La comunicazione alle Entrate va fatta solo se i lavori proseguono tra un anno e l’altro (quindi in periodi di competenza fiscale differenti). Entro tre mesi dalla fine di ciascun periodo di imposta, il contribuente deve inviare la comunicazione con l’indicazione delle spese sostenute in tale periodo.