Decreto del fare: cosa cambia per i certificati di agibilita’

Il Decreto legge n. 69/2013 (cd. Decreto del fare) ha apportato rilevanti novità anche in tema di certificati di agibilità degli immobili.

In dettaglio, il citato decreto ha modificato l’articolo 24 del Testo Unico dell’Edilizia (DPR 380/2001) introducendo due nuovi commi. Il nuovo comma 4 bis introduce il cd certificato di agibilità parziale, ossia un certificato che attesta l’agibilità solo di parti di immobili.

Secondo il comma 4 bis dell’articolo 24, infatti, il certificato di agibilità può essere richiesto anche:

a)                   per singoli edifici o singole porzioni della costruzione, purché funzionalmente autonomi, qualora siano state realizzate e collaudate le opere di urbanizzazione primaria relative all’intero intervento edilizio e siano state completate le parti comuni relative al singolo edificio o singola porzione della costruzione;

b)                   per singole unità immobiliari, purché siano completati le opere strutturali, gli impianti, le parti comuni e le opere di urbanizzazione primarie ultimate o dichiarate funzionali rispetto all’edificio oggetto di agibilità parziale.

L’agibilità parziale ha effetto anche sui termini della fine lavori. Se viene rilasciato il certificato di agibilità parziale prima della scadenza del termine entro il quale l’opera deve essere completata, tale termine può essere prorogato di tre anni per una sola volta.

Anche la procedura per il certificato di agibilità è cambiata: si prevede espressamente, infatti, la autocertificazione.

L’interessato, infatti, potrà presentare la dichiarazione del direttore dei lavori o di un professionista abilitato, con la quale si attesta la conformità dell’opera al progetto presentato e la sua agibilità. La dichiarazione dovrà essere corredata dalla seguente documentazione:

  • richiesta di accatastamento dell’edificio che lo sportello unico provvede a trasmettere al
    catasto;
  • dichiarazione dell’impresa installatrice che attesta la conformità degli impianti installati
    negli edifici alle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico valutate
    secondo la normativa vigente.